In onda il 17 Settembre 2017 alle ore 22:00 sul canale 236 di SKY
Quando Umberto un giorno mi ha detto “Corda ho una notizia strepitosa! Ho contattato Valerio Morini per una puntata della nuova stagione ed ha accettato!”, tra lo stupore e la sorpresa ho pensato alle recensioni positivissime sui suoi programmi, ai contenuti e all’intrattenimento divertenti utili e mai banali, trovandomi in piena sintonia con questa possibilità di accrescere il nostro gruppo. Umberto Romanini è da poco il nuovo responsabile della sezione di Piacenza, giovane con ancora tanta esperienza da raccogliere, ha avuto immediatamente un’idea brillantissima per promuovere ulteriormente lo Spinning Club Italia.
Poco serve a descrivere le settimane di attesa per i due giorni di riprese, frizzanti ed eccitanti come l’aria delle 4 di mattina del fatidico giorno, quando arriviamo sgommando nel parcheggio dove Valerio già ci attende a telecamera accesa, e via, dopo le presentazioni e qualche battuta si parte per la nostra prima meta!
Raggiungerla richiede qualche mezz’ora di curve in auto e.. un paio d’ore a piedi per i sentieri in salita dell’Appennino Piacentino, che naturalmente non avevamo anticipato al nostro ospite. Ma ecco svelarsi finalmente uno dei luoghi più suggestivi della nostra provincia.
Ricordiamo che nel 2015 le valli del fiume Trebbia e del torrente Nure hanno subito una violenta alluvione che ha cancellato o pesantemente modificato molti dei luoghi di pesca conosciuti, e purtroppo in diversi tratti le opere di bonifica e “messa in sicurezza” lasciano tutt’ora molto perplessi dal punto di vista dell’impatto ambientale e non solo.
Quindi Umberto sceglie questo lago di montagna proprio per la possibilità di passare una bella giornata in compagnia, le trotelle che lo popolano infatti si dimostrano fin da subito apatiche e diffidenti, solo Marco Little Bongio e Valerio riescono nell’intento di incuriosirne una al punto di pungerla…poco male, tuttavia ci consoliamo facendo la punta ad un salame di produzione casereccia e stappando la prima bottiglia di rosso, dopotutto siamo in sette e la prima basta appena a bagnare la gola, il tutto accompagnato da focaccia e pancetta tagliata a coltello.
La strada del ritorno mette di nuovo fame ed è la volta de La Rocca Dei Folli, uno chalet gestito dal cugino di Umberto che ci offre qualche tagliere di salumi e formaggi locali ma soprattuto la possibilità di far due lanci nel piccolo stagno, popolato sì da trotelle ma anche da diversi Black Bass anche di taglia interessante, solo la pioggia ci costringe a raggiungere le auto per tornare a valle e prepararci per la cena.
Ci ritroviamo all’Agriturismo Casa Nuova di Niviano, dove alloggia Valerio, a tavola con gli altri soci che non erano presenti durante il giorno per motivi di lavoro, e la serata trascorre leggera tra portate di piatti tipici, chiacchiere e il susseguirsi di brindisi, troppi forse per esser pronti alle 5.30 della mattina dopo in riva al Grande Fiume. Colpa della camminata e della levataccia con cui era cominciata la giornata ve l’assicuro!
Il secondo giorno però non si scherza, siamo sul Po in uno degli spot più noti e frequentati, e ci sono le Cheppie. Questo clupeide anadromo noto a tutti risale ogni primavera per riprodursi sui fondali ghiaiosi del Po e di alcuni suoi affluenti. Poichè la vitalità con cui attacca e combatte divertono davvero tanto, e le catture possono diventare numerose, diventa l’obbiettivo di tantissimi spinner nonché moschisti.
In passato è stato oggetto di una estrazione sconsiderata volta a produrre farina di pesce, ora sono molte le zone di tutela ma ovunque è consigliabile l’uso dell’amo singolo senza ardiglione e la slamatura in acqua per un rilascio immediato, data la delicatezza della specie.
Mentre Vainer Mazzoni dimostra di avere una marcia in più portandone 5 a guadino dove noi al massimo contiamo un aspietto e, sorpresa, un Persico Reale a stupire Silvano Ciapanò Barilli, arrivano i ragazzi della sezione Monza-Brianza di Ettore Ghezzi, siamo in tanti e ci sparpagliamo su due km di fiume, ma sono più bravi loro a trovare il punto di maggior assembramento delle cheppie, così li raggiungiamo.
Nasce in questo modo uno di quei ritrovi che per divertimento in compagnia e catture che si susseguono è bene portarne il ricordo sempre con sé, Umberto ferra e salpa una Cheppia da record, io cambio modalità di recupero e trovo un silurotto che ben impegna la canna morbida con cui lanciavo, mentre Valerio inizia ad invocare gli Spiriti del Grande Fiume per chiedere loro un po’ di comprensione.
Ora di pranzo e questa volta siamo accolti da una trattoria nelle vicinanze, è il momento più bello, quello in cui stanchi e provati si guarda alle due giornate, si parla anche di argomenti più impegnativi. Valerio Morini ha davvero una grande esperienza di mondo, non solo alieutica; conosce, lavora con gente importante del settore e non è certo avaro di consigli, anche per aiutarci ad accrescere l’importanza dello S.C.I. e della nostra sezione.
Le riprese si concludono con un ultima intervista, seduti su una staccionata, con uno dei tratti di Po più belli alle nostre spalle.