La scorsa domenica 26 marzo 2023 a Faenza, in occasione della Festa di San Lazzaro in Borgo, si è svolta la tradizionale passeggiata sul fiume Lamone organizzata dalle Guardie Ecologiche Volontarie. Solitamente l’evento è occasione per parlare dello stato del fiume in termini di portata d’acqua, della flora e della fauna che popolano le sponde e per effettuare la pulizia delle stesse. Ma quest’anno vi è stata l’occasione per approfondire un aspetto che paradossalmente viene spesso ignorato, la biodiversità dei pesci che popolano le acque del fiume. Proprio in questa occasione, infatti Spinning Club Italia sede di Ravenna ha inaugurato la nuova Zona a Regime Speciale di Pesca ai predatori. Il progetto, denominato “Amare il Lamone”, si prefigge l’obiettivo di valorizzare ulteriormente il tratto cittadino del fiume Lamone. Questo “Anello dei 4 ponti” viene già vissuto dai cittadini faentini per passeggiare, correre, girare in bicicletta, e pescare. Quest’ultima possibilità oggi viene ulteriormente valorizzata poiché il fiume è stato ripopolato di persici reali e in futuro si spera di poterlo arricchire di lucci italici e altri pesci autoctoni. Oltre al ripopolamento sono state realizzate tre bacheche esplicative dove vengono mostrate le specie di pesci presenti nel fiume; quali sono alloctone e quali autoctone, cioè originarie delle acque del fiume e quindi da preservare. Infine, i cartelli riportano alcune curiosità sui pesci predatori che popolano o popoleranno il tratto di fiume in questione. Questo con lo scopo di incuriosire ed avvicinare quanta più gente possibile alla pesca ai pesci predatori per eccellenza, lo spinning (pesca con esche artificiali). Andando nello specifico, la zona a regime speciale di pesca si estende dal Ponte della ferrovia a valle, fino al Ponte Rosso a monte, per circa tre chilometri. Le regole per esercitare la pesca sono volutamente poche, semplici e inclusive rispetto alle diverse tecniche; purché rispettose del pesce. La pesca, infatti, è consentita sia con esche artificiali che naturali, purché si utilizzi una sola canna munita di amo singolo senza ardiglione. Vige il divieto di utilizzo di esche e pasture a base di pesce, il divieto di detenzione di esemplari di persico reale, luccio italico, tinca, lasca e vairone. Infine, non sono consentite manifestazioni agonistiche con l’utilizzo di esche naturali. Per pescare nella zona a regime speciale di pesca ai predatori non servono permessi particolari, ma soltanto la licenza di pesca regionale. Ora il percorso del “Anello dei 4 ponti” sul fiume Lamone ha un motivo in più per essere frequentato e vissuto.