Condividiamo quanto segnalato dagli amici del Comitato Tutela Fiumi di Biella, condividendone anche l’enorme preoccupazione, riguardo le attività in corso in Piemonte che di fatto porterebbero ad un ulteriore allentamento delle regole di rilascio del DMV. L’iniziativa in corso se andrà a buon fine potrebbe portare all’aggravamento di una situazione già critica. In un periodo di forte discussione sulla genetica e sulla autoctonia delle specie, seppur importantissima, viene nuovamente messo a forte rischio il presupposto fondamentale della vita dei pesci ossia la presenza stessa dell’acqua ed il conseguente buono stato degli ambienti naturali che ospitano queste specie. Ribadiamo ancora una volta che è fondamentale partire dall’ambiente essendo l’acqua e la qualità ambientale il presupposto fondamentale dal quale partire in ogni ragionamento riguardante la tutela delle specie ittiche.

Ciao a tutti,
in questo mese di dicembre si sta segnando il destino dei nostri corsi d’acqua.
E’ in approvazione, entro il 22 dicembre, il nuovo Piano di Gestione Po
In concomitanza sono in aggiornamento adozione i Piani di Tutela delle Acque regionali (la regione Piemonte ha approvato il suo nuovo PTA un mese fa) e i regolamenti collegati.
Purtroppo abbiamo constatato, come già il detto popolare, che “il diavolo è nei dettagli”.
La Regione Piemonte ha presentato agli stakeholders il 1° di dicembre i criteri tecnici su cui si fonderà la modifica del regolamento regionale per il calcolo dei rilasci, il definitivo passaggio da D.M.V. a Deflusso Ecologico. Per pura casualità siamo riusciti a seguire questa presentazione e , successivamente, valutato la portata NEGATIVA di tale proposta, una vera e propria TRUFFA, il futuro dei rilasci in alveo sarà INFERIORE a quanto attualmente è definito nella nostra regione con il DMV.
La Regione Piemonte, in sostanza, con una operazione “gattopardo” ha accolto i desiderata dei derivatori, in particolare di ANBI, e il nuovo Deflusso Ecologico non avrà la funzione di raggiungere gli obiettivi di qualità ma quella di consentire i prelievi nei periodi di maggior idro esigenza, con rilasci ridotti anche del 45% dell’attuale DMV.

Stante i tempi molto stretti che non ci hanno consentito di fare rete abbiamo prodotto un appello (allegato) a Ministro della Transizione Ecologica, Al Segretario della AdBPo e della Regione Piemonte affinché non si proceda in tale direzione. In copia abbiamo coinvolto vari soggetti, compresa la UE.
Sempre in allegato un prospetto per le verifiche variando i parametri idrologici di bacino (per simulare i vari settori) e le caratteristiche delle derivazioni.

Occorre che tutti abbiano presente la gravità di questa proposta e ci sostengano nel contrastarla. La Regione Piemonte è sempre stata il riferimento della AdBPo per l’introduzione di nuovi approcci normativi (dal raggruppamento e accorpamento dei C.I. , per la classificazione nel PdGPo per per la definizione della Direttiva Derivazioni o del DMV.

C’è il forte rischio che quanto sta capitando in Piemonte ricada nelle altre regioni.

Daniele Gamba
“Comitato Tutela Fiumi” di Biella – “Legambiente Circolo Biellese Tavo Burat”

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